Difendersi dalle cartelle Agenzia di Riscossione è possibile.
Innanzitutto è bene sapere che la legge consente di impugnare le cartelle esattoriali entro tempi predeterminati e molto ristretti (variabili a seconda del tributo, dai 20 ai 60 giorni).
Generalmente, se è stato già avviato il pignoramento dello stipendio, significa che le cartelle si sono “solidificate”, ossia non sono state impugnate nei termini e, pertanto, sono divenute definitive.
Proprio nel caso di cartelle esattoriali, la legge prevede una procedura speciale di pignoramento presso terzi. Essa consente all’Agente per la riscossione di pignorare le somme dovute, al contribuente, da terzi soggetti (per es. il datore di lavoro) senza bisogno di una procedura in tribunale, come invece avviene per tutti gli altri creditori.
In altre parole, la Agenzia di Riscossione effettua il pignoramento senza alcuna udienza davanti al giudice dell’esecuzione.
A questo punto, al contribuente non rimane che verificare se vi siano possibilità di opporsi al procedimento di esecuzione forzata.
Tali possibilità sono le seguenti:
Attraverso la cosiddetta “opposizione all’esecuzione”:
Attraverso la cosiddetta “opposizione agli atti esecutivi”:
a) se al contribuente non è mai stata notificata la cartella o la cartella non è stata notificata non correttamente;
Agenzia di Riscossione
b) se vi è stata un’irregolarità degli altri atti del procedimento.
Inoltre il contribuente che non abbia impugnato la cartella esattoriale nei tempi previsti dalla legge, potrebbe comunque decidere di impugnarla per difetto di notifica, aggrappandosi all’orientamento appena illustrato, senza tuttavia avere la matematica certezza che tale eccezione venga accolta dal tribunale. Qualora il giudice dia ragione al ricorrente, il pignoramento sarà revocato e saranno restituite al contribuente le somme già corrisposte alle Agenzia di Riscossione.
In realtà questo “inconveniente”, se vogliamo chiamarlo così per gentilezza d’animo o comunque perché come contribuenti italiani siamo abituati alla pazienza, continua a ripetersi periodicamente.
Ecco perché Noi di RiConta non diamo mai per certo la legittimità dell’importo richiesto, bensì controlliamo in maniera minuziosa ogni singola parte della cartella esattoriale.